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Piante da interno resistenti: le migliori per pollici neri

Prima di arrendersi al proprio pollice nero, è bene prendere in considerazione anche quelle piante da appartamento resistenti e robuste, magari meno note, che richiedono scarsa manutenzione, poca acqua e sono più propense a crescere dove c’è poca luce. Vi sono alcune specie che si addicono, infatti, anche ai neofiti o a chi non ha uno spazio esterno, e consentono di dare un tocco tropicale agli ambienti domestici, seguendo semplici regole. Massima resa dunque, con il minimo sforzo.


In questo articolo ti consiglierò dieci piante resistenti da interno, ordinandole in base alle loro qualità migliori e ai principali benefici del tenerle in casa; prima, però, un po' di teoria per sfatare qualche falso mito e partire preparati.

 

Indice dei contenuti


piante da appartamento resistenti
Foto Jordan Whitt via Unsplash


Perché (non) bisogna mettere le piante in casa?


Ti sarà sicuramente capitato di sentire dire che le piante in casa "fanno male alla salute" (niente di più sbagliato) e che sono pericolose perché, nelle ore notturne, consumano ossigeno e producono anidride carbonica. Sebbene concettualmente sia vero, la quantità di CO₂ emessa è talmente esigua che non vi è davvero alcun pericolo nel tenerne due o tre anche in camera da letto; inoltre, secondo alcune ricerche, condotte persino dalla NASA, non solo purificherebbero l’aria, ma migliorerebbero la qualità del sonno.


Non c'è dunque credenza che tenga, i benefici del verde in casa sono molteplici, ed è dimostrato che le piante favoriscano ambienti più sani e vitali, aiutino la concentrazione, abbiano effetti rilassanti e migliorino l'umore, oltre a donare armonia e personalità all'arredamento.


Come curare le piante da interno?


Rispettare le regole fondamentali del giardinaggio domestico è essenziale per far sopravvivere le piante da appartamento, perché, diciamocelo, anche se sono resistenti, non sono certo eterne. Partendo dal presupposto che al chiuso tollerano meglio la siccità rispetto all'eccesso d'acqua, un buon metodo da seguire è quello del terriccio secco, ovvero controllare l'umidità del terreno e annaffiare solo quando quest'ultimo è completamente asciutto (o quasi).


Anche concimare regolarmente durante la crescita e nelle stagioni appropriate, rimuovere le foglie secche e non lavare quelle verdi con sostanze chimiche o altro, fa naturalmente la differenza; mentre per quanto riguarda il posizionamento, è quasi sempre consigliato evitare fonti di calore, correnti d'aria e l'esposizione diretta al sole, al fine di mantenere una temperatura costante durante tutto il corso dell'anno.


Nel precedente articolo Casa in stile industriale tropicale: la guida per arredarla, ho citato sette specie di piante resistenti in grado ricreare un'atmosfera jungle e perfette anche per chi non ha molta dimestichezza con il giardinaggio. In questa guida ne scopriremo altre, altrettanto valide.


Piante che hanno bisogno di poca acqua



Metroxylon Sagu

La palma sago è una pianta della famiglia delle Arecacee, nativa del sudest asiatico, ed è eccellente per qualsiasi ambiente indoor. Ha un gambo corto ed eleganti foglie color verde scuro che si aprono a ventaglio. Richiede pochissima acqua (ogni 3-4 settimane) ed è una scelta ideale per coloro che dimenticano spesso di annaffiare le loro piante. Tuttavia, è importante che riceva luce solare intensa, ma sempre indiretta, per mantenersi sana. Non è adatta a chi possiede un cane in casa.


Tillandsia

Appartenente alla famiglia delle Bromeliacee, conta oltre 600 specie di piante sempreverdi, perenni, adattate per vivere negli ambienti più diversi, dal deserto alle montagne, alle foreste pluviali. La Tillandsia ha dimensioni ridotte e si distingue infatti per la sua straordinaria resistenza rispetto ad altre piante da appartamento; può sopravvivere in una zona ombreggiata della casa senza bisogno di terra e di essere annaffiata. Tuttavia, per mantenerla al meglio, andrebbe nebulizzata ogni 2-3 settimane durante l'estate e una volta al mese durante l'inverno, assicurandosi che l'ambiente non sia troppo secco.


Senecio Rowleyanus

Si tratta di una bellissima pianta ornamentale dalle foglie spesse e tonde che ricordano i grani di un rosario, ragion per cui è comunemente chiamata "pianta del rosario". Originaria del Sud Africa, questa specie non solo può sopportare un clima secco, ma richiede anche una quantità molto ridotta di acqua. Durante certi periodi dell'anno va addirittura in uno stato di riposo vegetativo, fattore che la ancor meno esigente.


Piante che necessitano di poca luce



Aspidistra

È una pianta di origine orientale estremamente resistente e semplice da mantenere; prospera in ambienti medio-freschi e poco illuminati, e si adatta anche ad ambienti soggetti a correnti d'aria. Al contrario è importante evitare l'esposizione diretta ai raggi solari, alle gelate invernali e il ristagno d'acqua, poiché potrebbero causare marciumi e la formazione di macchie scure sulle foglie. Per quanto riguarda la concimazione, è consigliabile farla mensilmente.


Filodendro

Ottimo anche in condizioni di scarsa luminosità, se viene lasciato libero di crescere può raggiungere dimensioni notevoli sia in larghezza che in altezza. Spesso infatti "l'amico degli alberi" viene utilizzato come rampicante e piantato vicino ad altre specie sulle quali si appoggia. La sua caratteristica distintiva sono le foglie grandi, lucide e dal tessuto carnoso, e l'infiorescenza è di un colore giallo-biancastro simile a quello di una calla. Deve essere posizionato lontano da fonti di calore e richiede un'irrigazione frequente, soprattutto durante i mesi estivi. È importante pulire periodicamente le foglie con un panno umido e morbido per rimuovere la polvere che tende ad accumularsi sulla superficie.


Dieffenbachia

È una pianta erbacea perenne e sempreverde, appartenente alla famiglia delle Aracee e originaria dall'America tropicale. Le grandi foglie verdi di questa pianta sono ovali, lucide e marmorizzate, con striature bianche e gialle. La Dieffenbachia è perfetta per gli ambienti con scarsa luminosità con temperature comprese tra i 15° e i 23° C; al contrario teme i raggi diretti del sole, le correnti d'aria e le fonti di calore. Non richiede particolari cure, solo annaffiature regolari in estate e in inverno, quando il riscaldamento è acceso; è preferibile che il terriccio sia sempre leggermente umido.


Piante che purificano l'aria



Aloe Vera

Apprezzatissima per le sue molteplici proprietà benefiche, fra cui l'azione lenitiva, è anche una pianta da interni ideale per favorire il sonno e purificare l'aria. Le foglie infatti rimuovono efficacemente molti agenti tossici ed impurità (come benzene, xilene e formaldeide), rilasciano ossigeno e fungono da bioindicatori: la comparsa di macchie marroni sulle foglie indica infatti che l'ambiente non è salubre. Adatta ai climi caldi, l'aloe vera non necessita di molta acqua ma bisogna garantirle la giusta esposizione alla luce solare: è ideale posizionarla di fronte alla finestra della camera da letto.


Dracena Marginata

Grazie alla sua capacità di assorbire anidride carbonica e rilasciare ossigeno, la Dracena crea un clima sano e respirabile; è efficace contro lo xilene, il toluene, il tricloroetilene e la formaldeide e, inoltre, regola il livello di umidità nell'ambiente interno, assorbendo quella in eccesso. la Dracena, anche detta "tronchetto della fortuna" per via dei suoi fusti eretti, simili a quelli del bambù, e le foglie coriacee di forma ellittica, è una sempreverde originaria delle coste dell'Africa orientale che predilige la luce solare, anche diretta, e le alte temperature. Può essere posizionata vicino al termosifone, come lontana dalle finestre, preferibilmente a terra. Durante l'inverno è sufficiente annaffiarla una volta al mese; durante l'estate, invece, fino a tre volte alla settimana. È fondamentale assicurare un buon drenaggio ed evitare il ristagno d'acqua. Altra pianta che si distingue per la notevole capacità di purificare l'ambiente e combattere l'inquinamento, è la Beaucarnea recurvata, anche detta "pianta mangiafumo".


Piante da interno resistenti e fiorite



Clivia Miniata

Originaria del Sud Africa, il suo nome deriva da Lady Charlotte Clive, la duchessa di Northumberland a cui venne dedicata. È una pianta erbacea perenne, decisamente resistente e priva di fusto; si distingue per le sue foglie nastriformi scure e carnose, e per la vistosa fioritura color arancio vibrante. Va posizionata in un punto luminoso della casa, preferibilmente lontana da raggi solari intensi e diretti, da sbalzi termici e correnti d’aria (la sua temperatura ideale è medio alta, compresa tra i 18°C e i 24°C). Va annaffiata abbondantemente durante la stagione di crescita attiva (dalla primavera all'autunno), riducendo durante l'inverno e mantenendo sempre il terreno un pochino umido senza ristagni d'acqua.


Escinanto

L'Aeschynanthus "Thai Pink", questo il nome botanico, è una pianta sempreverde ricadente facente parte delle Gesneriaceae. Anche detta "pianta rossetto" per i suoi bellissimi fiori rossi e aranciati, possiede foglie lucide e carnose, e necessita di spazio per espandersi. L'escinanto non richiede cure particolari (necessita di fatto di pochissima acqua), tuttavia ama il caldo, la luce (tanta) e soprattutto non tollera temperature al di sotto dei 13 gradi. Se nella propria città l'inverno è particolarmente rigido, non è forse la pianta più adatta da tenere in casa.

 

Tips per pollici neri


Spero che questi semplici consigli possano aiutarti a scegliere la pianta più adatta alle tue esigenze e alla tua casa, e a mantenerla sana e rigogliosa nel tempo. Prendersi cura del verde domestico può essere gratificante e arricchente e, perché no, anche portare un tocco di natura e serenità nella nostra quotidianità.


Per ulteriori spunti ti invito a seguirmi su Instagram, dove ho da poco lanciato una nuova rubrica dedicata alle piante per tutti. Sotto l'hashtag #tipsperpollicineri troverai tanti consigli utili per curare il verde in appartamento e farlo sopravvivere a lungo.



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